Capitano, mio capitano

CAPITANO, MIO CAPITANO...

 Il cinema e la televisione sono oggi i più potenti mezzi di comunicazione basati sul cosiddetto linguaggio audiovisivo   

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Il cinema è il linguaggio con le sue regole e le sue tecniche espressive e quindi è l'insieme dei film; il film è un “testo trascritto” su pellicola o nastro magnetico o su disco. Si intende per “testo” un qualsiasi mezzo comunicativo di senso compiuto.

 

Oggi l’industria cinematografica, e la sala cinematografica in particolare, rappresentano un centro di formazione dell’identità sociale e culturale di una comunità, luogo fondamentale di aggregazione sul territorio e culmine di un processo industriale dove la proposta incontra il pubblico. Da qui si afferma il concetto di Cinema Sociale che ambisce ad essere un luogo di incontro, un’occasione di scoperta e di approfondimento, non solo delle problematiche, ma anche e soprattutto degli strumenti a cui la Comunità può fare ricorso per trovare possibili soluzioni.

Il cinema è una potente metafora narrativa che consente di allenare le competenze chiave per sviluppare la persona. Quanto viene recepito dalle giovani generazioni, quale la partecipazione e il coinvolgimento di questi nelle tematiche trattate?

I giovani sono immersi in un villaggio globale caratterizzato dalla potenza dell’audiovisivo e quindi il cinema ha una forte valenza educativa grazie a pluralità di linguaggi utilizzati e multisensorialità degli stimoli che permettono non solo di descrivere e raccontare ma di emozionare i fruitori. Le nuove generazioni hanno l’occasione di incontrare e approfondire tematiche di enorme attualità ed impatto attraverso la metafora narrativa del cinema, attraverso il messaggio e i messaggi che il film lancia loro.

Occorre una intermediazione tra il messaggio lanciato e la vita reale e quotidiana del ragazzo?

La famiglia, la scuola, l’istituzione locale, la società (i gruppi, le comunità, le realtà associative, il mondo delle professioni…) sono gli enti preposti e quanto sono disponibili e preparati all’uopo?

Sono in grado di “accompagnare”, “preparare” e “ascoltare” questi giovani spettatori?

L’incontro del 21 aprile intende aprire una strada verso questi temi, si vuole dar voce ai ragazzi e rendersi disponibili all’ascolto e alla/e risposta/e che si rendano necessarie.

Il tema dell’incontro è la violenza di genere.

L’incontro si sviluppa in due fasi:

La prima vuole rappresentare il tema attraverso le immagini di film che hanno trattato il tema, attraverso la lettura di testi e poesie sul tema, attraverso la rappresentazione teatrale….

Nella seconda fase un parterre di professionisti impegnati nel campo del problema individuato risponderanno alle domande, alle opinioni, ai dubbi che la platea composta di allievi di scuole del territorio intenderà proporre su quanto la prima fase ha loro fatto emergere.

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